//OTTO

“OTTO”
art installation for Kokeshi Rebel Fest, festival Visiva, Roma – 2014
curated by Togaci Arte

Matrice concettuale di questo progetto è la metafora della kokeshi – matrioška, la grande bambola che racchiude altre bambole tutte uguali ma diverse per dimensione.
Mondi concentrici a proteggere l’essenza invisibile, il seme, raggiungibile solo nel momento in cui l’essere femminile viene dimezzato. Nella frattura si ri-vela il potere femminile: eros, maternità, affetti, malizia, morte, coraggio.

L’installazione artistica inedita proposta per il Kokeshi Rebel Festival è costituita da una fila di 4 Kokeshi, da me artisticamente interpretate, disposte su un lago specchiato circolare che simboleggia la ciclicità della vita.
Esse specchiandosi si duplicano divenendo 8, numero considerato sacro in Giappone dai tempi più remoti: otto rappresenta la quantità innumerevole, immensa quantunque non definibile. La fine e l’inizio coincidono in una circolarità magica e misteriosa.
Con il numero otto si indicava il Giappone stesso, poiché costituito da una innumerevole quantità di isole, come infinite sono le potenzialità della donna e le sfumature del sentire femminile.

In omaggio alla sapiente cura dei primi artigiani giapponesi che costruivano le Kokeshi, ho scelto un percorso inverso che privilegi la manifattura di queste bambole-simbolo. Riporterò al loro stato di legno grezzo e ad una forma primodiale delle matrioske già esistenti e attraverso un libero intervento pittorico realizzerò delle mie personali Kokeshi: fusione di passato e moderno, Oriente e Occidente.

Questo lavoro si presta a una duplice interpretazione.
La kokeshi riflette se stessa nello specchio, stretta in un ruolo antico, apparentemente statico, isolata dal mondo esterno. Di contro, questo riflettersi è lo sguardo interiore per trovare le motivazioni per accordarsi audacemente col mondo in fermento, attraverso una femminilità recuperata.

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